martedì 6 novembre 2007

Dedicato a Enzo Biagi


Stamattina,alle ore 9.oo è morto un grande maestro del
giornalismo:si tratta,per chi ancora non lo sapesse,di Enzo Biagi.
Il suo ultimo libro,la cui copertina vedete qui sopra,fu una sorta di
rivincita :quello che non si doveva dire è quello che Enzo Biagi
non ha potuto dire in televisione negli ultimi 5 anni,da quando è
stato bandito dagli schermi dopo l'editto bulgaro di Berlusconi.
"Uso criminoso della televisione"!!!!Si,come no!Di che tipo di reato
lui e il suo staff si sarebbero macchiati?Stupro,omicidio,
associazione a delinquere??Purtroppo io,quando il fatto è stato
resettato per ordine di un'idiota,non sapevo ancora nulla su questo
giornalista,sulla sua vita professionale,sui suoi precedenti programmi;
poi,2 anni fa,per curiosità,chiesi a mio padre chi fosse Enzo Biagi e
perchè il fatto fosse stato chiuso in maniera così repentina.Senza fare
tanti giri di parole mi disse che dava fastidio,diceva le cose come stavano
e allora l'ex-presidente del consiglio lo fece chiudere.Cominciai ad
informarmi per conto mio,comprando era ieri,una bellissima biografia
del giornalista dove sceglie di partire dalla chiusura del fatto per
raccontare la sua vita:l'infanzia,il sogno di diventare una firma del
giornalismo,gli inizi professionali.Un uomo che ha fatto della
dirittura morale il cuore del proprio lavoro.
Infine,vorrei regalarvi una riflessione di numeri,cari lettori sul
fatto,quel programma criminoso;23 gennaio 1995:in onda la
prima puntata;8 edizioni,846 puntate,34 speciali,1200 ospiti intervistati,
1700 schede realizzate,130 ore di trasmissione,6.450.000 telespattori
di media d'ascolto e il 24% di media di ascolto.
A proposito:secondo una giuria di giornalisti,il fatto è stato il miglior
programma in cinquant'anni di Rai.
Addio,Enzo Biagi:il pubblico non ti dimenticherà

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