sabato 8 settembre 2007

Il sacrificio

Tre pernici rosse volano alte e maestose nel cielo,proprio come
se fosse un luogo tranquillo e beato,ma così non è.Le due pernicine rosse
sono ancora due cuccioli non in grado di volare,ma se la loro vita vorranno
salvare,alla svelta dovranno imparare:quante volte gliel'ha detto mamma
pernice!Ma a suo modo Rebecca e Piero sono due pernicine che capiscono
quand'è ora di "tirarsi su le maniche",e quello non era certo un momento
di divertimento anche perchè,proprio in quella zona si aggiravavno i
cacciatori,sempre più smaniosi,e in cerca di nuovi tesori da esibire
quasi sempre all'imbrunire.-Gente cinica...Pensò mamma pernice;ma
nell'attimo stesso uno sparo risuonò e la zampa di mamma pernice sfiorò.
Gridò ai suoi due pernicini di starle vicini,sbattere le ali come già
precedentemente aveva loro insegnato perchè questo,gridò loro non erra un gioco.
Ormai il loro rifugio era a pochi colpi d'ali,ed ecco che un altro sparo risuonò,e
questa volta l'ala di mamma pernice spezzò.Il dolore era intenso,ma capì che non
poteva perdere anche i suoi adorati pernicini;doveva scegliere:o salvarsi,o salvare
i suoi due pernicini,che col cuore straziato e lacerato alla scena avevano assistito.
Fecero per tornare indietro ma essa li ammonì;da quell'istante erano diventati adulti,
dovevano badare a se stessi e avere cura l'uno dell'altro;questo li fece promettere
mamma pernice prima che una terza pallottola le facesse esplodere il cuore:e mentre
precipitava inesorabilmente verso il basso,l'ultimo pensiero lo dedicò ai suoi due amati
rossi pernicini,Rebecca e Piero:avrebbero saputo cavarsela in quella giungla,fintamente
benigna,che ha nome vita?Saranno riusciti a raggiungere il rifugio??
Io credo di sì.

Nota dell'autore:nata da un momento d'incazzatura,leggendo l'elenco degli animali
che potevano essere uccisi per hobby dai cacciatori(complessivamente 37):e siccome la caccia
per me è una cosa che aborro,mi sono inventato questa storiella;poichè io nel mio piccolo
qualcosa devo fare,e starmene con le mani in mano non è da me!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Kevin Pirola, ha pianto tanto leggendo questa carina poesia, ma lui non capito chi essere Rebeccia e Piero. Lui molto in pensiero. Però tutto molto bello. W il blog