lunedì 24 settembre 2007

L'uomo che non ha mai sbagliato

C'era una volta,in un lontano e piccolo paese di provincia,
un uomo sposato che aveva,e
ha ancora,tutto dalla vita:una bella casa,bel lavoro e infine bello stipendio.Nella sua
vita ebbe modo di conoscere l'uomo buono,ovvero colui
che era tutto il contrario di lui:rispettoso,
amorevole,sorridente,paziente,dotato di buon senso,modesto,garbato.
L'uomo sposato aveva
sempre ragione lui quando parlava,era meschino,con una lingua velenosa
peggio di una vedova nera,e non vedeva mai
nessuno di buon occhio:tutti e tutto gli faceva schifo.Arrogantemente diceva:-Io sono quasi sicuro di non avere mai
sbagliato nella mia vita.L'uomo buono,con la sua profonda saggezza non diceva niente:lo guardava soltanto con un miscuglio di compassione e disprezzo,
e fra sè e sè pensava:-Ma 'sto bisonte infernale!Cos'ha da
lamentarsi sempre?Ce l'ha col mondo intero!!Non è possibile
essere arrabbiati sempre così!Ma che cosa vuole di più dalla vita??Solo due
persone non detesta mai:il cane e la moglie:strano-ironicamente pensava l'uomo buono!
E infatti, aveva ragione.Il gran fetente rovesciava sul mondo e la maggior parte dei
loro abitanti un magma di insulti,ingiurie,bestemmie,invidia ma
l'"uomo"sposato in certi casi riusciva incredibilmente anche a dire
qualcosa di bello,ma non durava più di 5-10 minuti:poi la tiritera ricominciava!All'uomo
buono,che aveva capito ormai di che pasta era fatto l'asino
non rimaneva,quindi,altro che godersi in pace gli ultimi anni della sua avventurosa
e incredibile vita passandola coi suoi nipoti,2 stelle che per lui brillavano più alte di tutti
i pianeti e le comete evitando,permettetemi di dirlo,le teste di cazzo e coloro che
seminanano odio e morte:ecco la miglior cura che un uomo possa avere;tenere lontano
le seccature e,quando serve,saperle ammaestrare.O no??

sabato 8 settembre 2007

Il sacrificio

Tre pernici rosse volano alte e maestose nel cielo,proprio come
se fosse un luogo tranquillo e beato,ma così non è.Le due pernicine rosse
sono ancora due cuccioli non in grado di volare,ma se la loro vita vorranno
salvare,alla svelta dovranno imparare:quante volte gliel'ha detto mamma
pernice!Ma a suo modo Rebecca e Piero sono due pernicine che capiscono
quand'è ora di "tirarsi su le maniche",e quello non era certo un momento
di divertimento anche perchè,proprio in quella zona si aggiravavno i
cacciatori,sempre più smaniosi,e in cerca di nuovi tesori da esibire
quasi sempre all'imbrunire.-Gente cinica...Pensò mamma pernice;ma
nell'attimo stesso uno sparo risuonò e la zampa di mamma pernice sfiorò.
Gridò ai suoi due pernicini di starle vicini,sbattere le ali come già
precedentemente aveva loro insegnato perchè questo,gridò loro non erra un gioco.
Ormai il loro rifugio era a pochi colpi d'ali,ed ecco che un altro sparo risuonò,e
questa volta l'ala di mamma pernice spezzò.Il dolore era intenso,ma capì che non
poteva perdere anche i suoi adorati pernicini;doveva scegliere:o salvarsi,o salvare
i suoi due pernicini,che col cuore straziato e lacerato alla scena avevano assistito.
Fecero per tornare indietro ma essa li ammonì;da quell'istante erano diventati adulti,
dovevano badare a se stessi e avere cura l'uno dell'altro;questo li fece promettere
mamma pernice prima che una terza pallottola le facesse esplodere il cuore:e mentre
precipitava inesorabilmente verso il basso,l'ultimo pensiero lo dedicò ai suoi due amati
rossi pernicini,Rebecca e Piero:avrebbero saputo cavarsela in quella giungla,fintamente
benigna,che ha nome vita?Saranno riusciti a raggiungere il rifugio??
Io credo di sì.

Nota dell'autore:nata da un momento d'incazzatura,leggendo l'elenco degli animali
che potevano essere uccisi per hobby dai cacciatori(complessivamente 37):e siccome la caccia
per me è una cosa che aborro,mi sono inventato questa storiella;poichè io nel mio piccolo
qualcosa devo fare,e starmene con le mani in mano non è da me!